Murales

Tonino Gelo e le sue proiezioni di luce

Ogni artista è ovviamente contraddistinto dal suo stile ovvero dal suo modo personale di espressione che caratterizza l’opera. Nel caso di Tonino Gelo l’azzurro, il bianco, il giallo, il rosso, il verde e relative tonalità, soavemente scelti, esprimono invero uno specifico e gradevole linguaggio cromatico che contrassegna paesaggi capaci di suscitare un catarchico benessere all’animo del fruitore. Inoltre, il Nostro, come per un istinto liberatorio, ama spesso raffigurare interni aperti verso l’esterno nel quale oltre le vegetazioni più o meno lussureggianti si vedono costruzioni edili diverse tra loro per stili architettonici. Tali interni ovviamente sono inondati di luce esterna le cui traiettorie e ampiezze dipendono dalle varie aperture degli infissi. Siffatta luce, che si incunea tra ombre e penombre, è espressa da linee e da colori e crea conseguentemente una raffigurazione davvero coinvolgente che attrae al primo colpo d’occhio. In occasione dei murales a Condrò (Maggio, 2003) e a San Filippo del Mela (Agosto 2006), Tonino Gelo si è rivelato accurato organizzatore e competente direttore artistico.

Giuseppe Anania